Campione indimenticabile
Wilfred Benítez (New York City, 12 settembre 1958) è un pugile portoricano.Campione del mondo dei pesi welter junior, dei welter e dei medi junior negli Anni ’70 e ’80.La International Boxing Hall of Fame lo ha riconosciuto tra i più grandi pugili di ogni tempo.Wilfred Benítez apparteneva ad una famiglia di pugili, lo erano il padre e due dei suoi fratelli. Crebbe a New York, dove iniziò a frequentare la palestra di pugilato in cui si allenavano i fratelli. L’attività pugilistica della famiglia era diretta dalla madre Clara.Wilfred divenne professionista nel 1973, all’età di 15 anni, e un anno dopo disponeva già di una maturità pugilistica tale da essere considerato uno dei possibili pretendenti al titolo mondiale.Il più giovane campione del mondo della storia del pugilato, conquistò il titolo assoluto dei superleggeri a soli 17 anni e 6 mesi, il 6 marzo 1976, battendo nettamente ai punti in 15 round il quasi trentenne veterano Antonio Cervantes. Deve essere evidenziato che Cervantes non era un pugile qualunque, ma uno dei più grandi di ogni epoca. Deteneva il titolo da 3 anni e mezzo ed era tutt’altro che al termine della carriera: un anno più tardi si riprese il titolo, che Benítez aveva lasciato vacante per passare alla categoria superiore, e lo detenne per altri 3 anni.Nel 1979 Benítez abbandonò il titolo dei superleggeri e sfidò il campione mondiale dei welter Carlos Palomino, un altro veterano del ring e tra i migliori pugili di ogni epoca, battendolo ai punti in 15 round.Nel novembre dello stesso anno Benítez subì la prima sconfitta, perdendo il titolo dei welter, contro il fuoriclasse Sugar Ray Leonard, per KOT al 15º round.Nel 1981 Benítez conquistò anche il titolo dei Pesi superwelter togliendolo dalle mani del britannico di Antigua Maurice Hope, che fu battuto per KOT al 12º round, difendendolo il titolo nel 1982 anche contro Roberto Duran, che venne sconfitto ai punti in 15 round.La difesa successiva fu quella contro un altro leggendario pugile, Thomas Hearns, nel dicembre dello stesso anno. Al termine di 15 round difficilissimi per entrambi i contendenti, Benítez dovette consegnare il titolo ad Hearns.Dopo il match contro lo Statunitense, la carriera ed il livello di vita di Benítez andarono precipitando. Nel novembre 1986, già affetto da problemi di salute, si recò a Buenos Aires per un combattimento che perse per KOT, contro un pugile locale che in altri tempi non gli avrebbe arrecato nessun problema. Si trattò di un viaggio disgraziato fino in fondo, perché il suo manager gli rubò la borsa e i documenti personali, dopodiché venne incredibilmente trattenuto in Argentina per un anno. Al termine di interminabili trattative tra i governi di Argentina e Porto Rico, poté finalmente tornare a casa. Al rientro regalò alla figlia, che allora aveva 7 anni, una bambola che aveva acquistato prima di essere derubato.Dopo oltre tre anni di inattività, Benítez si trasferì in Arizona e tentò un rientro, nel 1990, con esiti tutt’altro che incoraggianti e, dopo quattro incontri, dovette ritirarsi definitivamente.Rientrò quindi con la moglie in Porto Rico, dove vissero con una pensione di 200 dollari al mese pagatagli dal World Boxing Council. Nel 2004 gli venne diagnosticato il diabete. Benítez è attualmente affetto da una condizione degenerativa del cervello che da molti è ritenuta una conseguenza dei colpi subiti nel corso della sua carriera sul ring.