Figli d’arte
Laila Amaria Ali (30 dicembre 1977) è stata una pugile professionista americana dal 1999 al 2007. E’ l’ottava figlia del famosissimo pugile Muhammad Alì. Durante la sua carriera, dalla quale si è ritirata imbattuta, ha vinto titoli WBC, WIBA, IWBF e IBA nella categoria femminile dei pesi supermedi ed il titolo IWBF per I pesi massimi leggeri.Laila Amaria Ali nasce il 30 dicembre 1977 a Miami Beach, Florida, figlia di Muhammad Alì e della sua terza moglie, Veronica Porsche Alì. Dopo un periodo come estetista all’età di 16 anni, Laila si diploma al Santa Monica College, California, con una tesi in economia. Ha gestito il suo salone estetico prima di iniziare la carriera nel pugilato. Ali iniziò a boxare all’età di 18 anni, dopo aver visto un incontro di Christy Martin. Pubblicizzò la sua intenzione di diventare una pugile professionista in un’intervista con Diane Sawyer per Good Morning America. Quando lo disse a suo padre, non fu affatto contento del suo interesse in una professione così pericolosa. Il suo primo incontro si svolse contro April Fowler di Michigan City, in Indiana. Il combattimento ebbe luogo al Turning Stone Resort & Casino di Verona, New York. Nonostante fosse il primo incontro per Laila Alì, molti giornalisti e ammiratori parteciparono, principalmente perché era la figlia di Muhammad Alì. Ulteriore attenzione sull’incontro fu portata dal fatto che avvenne alla vigilia di quello che doveva essere il primo incontro maschile-femminile mai sancito da una commissione di pugilato statale americana. Come spiega Womenboxing.com “la vicinanza dei due eventi concentrò un’attenzione sulla boxe femminile che non si vedeva dai tempi dell’incontro sulle TV a pagamento tra Christy Martin e Deirdre Gogarty nel 1996”. Laila Alì sconfisse April Fowler per KO al primo round. Alì vinse anche il suo secondo match per KO tecnico a soli 3 secondi dalla fine. La sua sfidante era Shadina Pennybaker di Pittsburgh, debuttante nel professionismo dopo un record 2-1 come dilettante. L’incontro si svolse al Mountaineer Casino, Racetrack and Resort di Chester, in Virginia. Alì collezionò 8 vittorie di fila e molti ammiratori espressero il desiderio di vederla in combattimento con la figlia di George Foreman, Freeda Foreman, o con la figlia di Joe Frazier, Jackie Frazier-Lyde. La sera dell’8 giugno 2001, Alì e Frazier finalmente si incontrarono. Il combattimento venne soprannominato “Alì/Frazier IV” in onore della trilogia di incontri tra i rispettivi padri. Alì vinse in 8 round con parere unanime della maggioranza dei giudici. Fu il primo evento di questo rilievo su tv a pagamento a vedere sul ring due donne. Dopo una pausa di un anno, il 7 giugno 2002 Alì sconfisse Shirvelle Williams in un incontro di sei round. Vinse il titolo IBA il 17 agosto 2002 a Las Vegas battendo per KO tecnico al secondo round Suzette Taylor. L’8 novembre difese il titolo e unificò la corona aggiungendo le cinture WIBA e IWBF grazie ad una vittoria per KO tecnico all’ottavo round contro l’altra campionessa mondiale della sua divisione, Valerie Mahfood. Il 21 giugno 2003, Mahfood e Alì disputarono una rivincita, questa volta a Los Angeles. Mahfood perse nuovamente per KO tecnico al sesto round, nel tentativo di riprendersi il titolo mondiale. Nonostante la sconfitta, fu la prima e l’unica a ferire Laila Alì nella sua intera carriera pugilistica: la Alì uscì dall’incontro con un brutto taglio sulla palpebra destra ed il naso sanguinante. Il 23 agosto 2003, Alì si trovò a combattere contro colei che era stata la sua ispirazione ad intraprendere la carriera pugilistica, Christy Martin, e la sconfisse per KO in quattro round. Il 17 luglio 2004 Laila Alì difese il titolo mondiale mandando KO al quarto round Nikki Eplion. Il 30 luglio 2004, in un incontro disputato nella città natale del grande Muhammad, Louiseville in Kentucky, fermò l’ascesa di Monica Nunez al nono round.Questo incontro faceva parte dell’apertura del match in cui Mike Tyson fu sorprendentemente messo al tappeto da un contendente marginale, Danny Williams. Il 24 settembre 2004 Laila Alì aggiunse il titolo IWBF della categoria pesi massimi leggeri al suo curriculum sconfiggendo Gwendolyn O’Neil (contro la quale aveva precedentemente disdetto un incontro) con un KO in tre riprese ad Atlanta, Georgia. Il primo febbraio 2005 ad Atlanta, Alì ottenne un decisivo KO tecnico all’ottava ripresa contro Cassandra Geiggar in un incontro da dieci round. L’11 giugno 2005, in un combattimento che apriva la serata del match Tyson-Mc Bride, Alì sconfisse Erin Toughill al terzo round per rimanere imbattuta e vinse il titolo WBC, oltre a difendere la sua corona WIBA. Fu la seconda donna a vincere un titolo WBC (la prima fu Jackie Nava). Toughill e Alì non si piacevano e prima dell’incontro Toughill prese in giro Alì. Laila promise di fargliela pagare, come fece suo padre prima di lei nell’incontro con Ernie Terrell nel 1967.Il 17 dicembre 2005 a Berlino Alì sconfisse Asa Sandell con un KO tecnico alla quinta ripresa. L’arbitro fermò l’incontro a dodici secondi dalla fine del round a causa della serrata sequenza di colpi in testa non protetti che la Sandell aveva ricevuto subito dopo il potente destro di Alì sul viso a 17 secondi dalla fine. Muhammad Alì era tra gli spettatori e baciò sua figlia. Mentre era ospite in una trasmissione dal titolo Quite Frankly with Stephen A.Smith il 7 giugno 2006, Laila Alì annunciò la sua intenzione di fare un tour mondiale e affermò di non vedere l’ora di combattere contro Ann Wolfe nell’ottobre 2006.Nonostante le intenzioni, l’incontro non ebbe mai luogo. Al suo posto, l’11 novembre 2006 Alì sconfisse Shelley Burton per KO tecnico al quarto round. Venne riorganizzato un incontro tra Alì e la O’Neil da combattersi a Cape Town il 5 agosto 2006, ma Alì si tirò indietro tra accuse di truffa. Alla fine il match si svolse in Sud Africa il 2 febbraio 2007. Alì sconfisse O’Neil per KO tecnico al primo round in quello che fu il suo ultimo incontro professionistico.