“A due secondi dalla gloria”
Meldrick Taylor (19 ottobre 1966) è stato un pugile professionista americano che ha combattuto dal 1984 al 2002. E’ stato campione del mondo in due categorie di peso avendo difeso il titolo IBF junior pesi welter dal 1988 al 1990 e il titolo WBA dei pesi welter dal 1991 al 1992. Uno dei tanti pugili di Philadelphia, imparò l’arte nelle palestre della sua città e concluse la sua carriera da dilettante con un record di 99 vittorie e 4 sconfitte. Come dilettante, nel 1984 si guadagnò un posto nella squadra olimpica americana all’età di soli 17 anni, e vinse la medaglia d’oro nella categoria pesi piuma. Durante le prove olimpiche Taylor perse contro Andrew Minsker, che successivamente vinse le prove, solo per essere nuovamente sconfitto due volte consecutive da Taylor nei giochi. Dopo la vittoria olimpica, iniziò la carriera professionistica. I suoi primi combattimenti furono contro addetti ai lavori anonimi, ma il suo dodicesimo incontro nel maggio 1986 vide Taylor vincere per decisione unanime contro Harold Brazier e spostarsi tra i contendenti al titolo mondiale. Il 3 settembre 1988 Meldrick affrontò James Buddy McGirt per il titolo IBF dei persi welter leggeri. Sconfisse McGirt per KO tecnico alla dodicesima ed ultima ripresa, iniziando così il regno del suo primo titolo. Durante i 18 mesi successivi, Taylor vinse altri 4 match, candidandosi all’incontro con il campione dei pesi welter leggeri WBC Julio César Chávez il 17 marzo 1990 a Las Vegas. Chavez sembrava invincibile, era considerato il miglior pugile di ogni categoria nel mondo e anche il più pericoloso in circolazione. Questo combattimento attirò grande attenzione dei media dato che entrambi arrivavano imbattuti sul ring (Taylor con un record di 24 vittorie ed un pareggio e Chávez con 68 vittorie e nessuna sconfitta), ed erano considerati due dei migliori boxers nel mondo, indipendentemente dalla categoria di peso. L’incontro fu uno dei più famosi e controversi nella storia della boxe. Taylor prese subito il controllo dell’azione e iniziò a costruire un vantaggio ai punti. Purtroppo, Chávez provò di avere un pugno più pesante e lentamente sfiancò Taylor, sebbene stesse perdendo le riprese. Verso la dodicesima ed ultima ripresa Taylor era nettamente in testa ai punti ed il suo tecnico gli disse che bisognava che vincesse quel round. Quindi Taylor decise di continuare a combattere da vicino col il messicano che colpiva duro. Chávez, rendendosi conto che il tempo correva, calò aggressivamente su Taylor. A 17 secondi dalla campana, Chávez buttò Taylor al tappeto. Meldrick Taylor si rimise in piedi quando l’arbitro aveva contato fino a sei. Alla domanda “stai bene?” Taylor non rispondeva e guardava l’angolo. L’arbitro Steele mise fine all’incontro a due secondi dalla fine, premiando Chávez con una vittoria per KO tecnico. Le controversie sul fatto che l’incontro sia stato interrotto continuano ancora oggi e, dieci anni dopo, “The Ring” proclamò il match “incontro del decennio”. Molti fan della boxe credettero che Taylor fosse essenzialmente “rovinato” a causa di questo incontro – in parte a causa dei danni fisici riportati in seguito, incluse diverse fratture e danni ai reni (secondo l’episodio HBO “Notti leggendarie”, Taylor fu portato in ospedale immediatamente dopo il match e a quanto pare urinava sangue). Aveva perso il titolo, ma non il suo desiderio. Pensando che dover affrontare il titolo dei pesi welter leggeri contro Chávez lo avesse indebolito, Taylor si spostò alla categoria dei pesi welter e sfidò l’imbattuto Aaron Davis per il titolo WBA il 19 gennaio 1991. Cercò anche la rivincita con Chávez nella categoria superiore a quella del primo incontro, ma questi non era disposto a salire di peso. Taylor vinse altri tre incontri prima di rispondere ad una sfida del campione mondiale dei pesi medi junior, Terry Norris, per il titolo WBC di Norris. Norris, un uomo più grande e forte, buttò al tappeto Taylor al quarto round. Questa ulteriore sconfitta segnò la fine della carriera di Taylor come pugile a livello del titolo mondiale; perse la corona dei pesi welter contro Cristanto España nell’incontro successivo, tenutosi la notte di halloween del 1992. Vinse i tre match successivi, compreso un KO al secondo round contro il quarto pugile della categoria pesi welter, Chad Broussard. Ebbe un’altra occasione di combattere per il titolo contro Chávez il 17 settembre 1994 a Las Vegas, ma ad anni di distanza dal suo momento migliore, Chávez lo fermò all’ottava ripresa. L’incontro fu competitivo, con l’inizio veloce di Taylor. Ma dopo un sesto round brutale le gambe di Taylor iniziarono a non reggerlo e fu fermato due riprese dopo. Continuò a combattere tra alti e bassi nei successivi otto anni, vincendo alcuni match e perdendone altri, prima del ritiro nel 2002. Concluse la carriera con un record di 38 vittorie, 8 sconfitte ed 1 pareggio (20 KO). Durante un episodio di “Notti Leggendarie” dell’HBO del 2003, fu mostrata un’intervista a Taylor nella quale parlava biascicando ed era difficile capirlo. Molti spettatori rimasero scioccati nel vederlo così. Lo show implicitamente attribuiva le condizioni dell’ex pugile alla demenza pugilistica, specificando come Taylor avesse da tempo superato la sua epoca d’oro come pugile. Meldrick Taylor ha scritto la sua autobiografia, intitolata “A due secondi dalla gloria”. Il 4 giugno 2019 fu arrestato nella zona nord di Philadelphia, la mattina dopo quella in cui avrebbe minacciato un uomo con una pistola e resistito alla polizia per 90 minuti nella sua residenza. E’ stato accusato di aggressione aggravata, possesso di uno strumento criminale e minacce terroristiche. Fu rilasciato senza garanzia.